Qualcosa sta cambiando?

Ieri sera vedo uno spot in tv di una macchina, della Toyota. Mi colpisce immediatamente in sovraimpressione, fin dall'inizio dello spot, l'url del sito Internet: www.toyota.it
incredibile!

Toyota sta investendo molto in pubblicità e in partnership.
L'ultima è la sponsorizzazione di Sanremo tramite testimonial sportivi italiani piuttosto famosi (il calciatore della Fiorentina Luca Toni, la schermitrice Giovanna Trillini, la coppia del pattinaggio Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio e infine il campione di Formula 1 Jarno Trulli) tutti personaggi che dovrebbero ben legarsi all'idea di movimento, dinamicità e agilità che la nuova macchina della Toyota Auris possiede. Come dice il claim: Auris, la nuova Toyota. Carattere sportivo, profilo elegante, anima avvolgente.

il settore automobilistico alla fine è quello che più investe, differenziandosi su tutti i media (persino la pubblicità al cinema, dove le case automobilistiche sono i top spender), e visti gli investimenti è anche quello che prova, sperimenta..

giorni fa leggevo l'ottimo articolo di Silvia Amici sulla pubblicità della nuova Nissan QASHQAI che ha un nome impronunciabile, irricordabile, ma sicuramente una campagna tv molto carina (quella dell'auto usata come uno skateboard). Nella campagna stampa e affissioni la macchina è invece fotografata davanti a murales disegnati per l'occasione dal writer francese Dran. Il sito invece è costruito quasi come un videogioco. Carino anche se con tutto quel flash è lentissimo..

Leggo su Mediaforum di questa settimana che il settore automobilistico nel 2006 si è confermato fra i top spender nell'advertising. Addirittura al secondo posto con 978 milioni e 707mila euro di investimenti pubblicitari. Guardando i dati di Nielsen Media research emerge che nel 2006 fra i primi 20 investitori in pubblicità, ci sono molte marche di automobili. Si parla di aziende che investono ogni anno cifre oltre 50.000.000 di euro.
I nomi? Fiat (7° posto con oltre 100 milioni di euro l'anno), Renault (12° posto), Opel (14° posto), Ford (15° posto), Citroen (17° posto), Peugeot (18° posto)..

Come si ripartiscono gli investimenti pubblicitari del settore automobilistico? principalmente vanno alla Tv, poi ai quotidiani (dove le auto sono protagoniste dell'advertising), la radio, i periodici, poi cinema e infine Internet.
- il 60% vanno alla TV (quindi oltre 575 milioni di euro)
- il 17% stampa quotidiana (oltre 164 milioni di euro)
- il 10% alla radio (con oltre 102 milioni di euro)
- il 7% ai periodici
- il 3% alle affissioni
- il 2% al cinema (circa 22 milioni di euro)
- l'1% a Internet
(fonte Nielsen Media Research)

In conclusione l'1% della spesa pubblicitaria del settore auto va su Internet.
Siamo messi male.
Per fortuna alcune case automobilistiche ci credono di più. Come le già citate Toyota e Nissan che hanno deciso di puntare particolarmente sui nuovi media. Ma le altre continuano a darsi lotta a suon di mega spot tv con testimonial più o meno glamour (Lancia Musa con Alessandro Gassman e Beatrice Borromeo, Lancia Ypsilon con Stefano Gabbana..)

Comments

Anonymous said…
Penso che il problema degli investimenti da parte delle case automobilistiche nel settore internet dipenda principalmente dalla reperibilità dei loro compratori:

- se voglio vendere a giovani ventenni,sicuramente internet sarebbe un buono strumento pubblicitario,

- se devo vendere a un cinquantenne preferisco una campagna televisiva.

A parte questo, credo che, in Italia, si creda scarsamente nelle potenzialità del web, siamo ancora una nazione "analogica"! :)
nellifirenze said…
vero, concordo con te Silvia!
Ciao ragazze sono dello stesso parere, anche se ogni giorno che passa il web acquisisce valore anche con i più scettici. Lo spot però mi piace molto.
A presto
Leonardo
nellifirenze said…
grazie leonardo del tuo commento e complimenti per il blog.. davvero interessante!

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