Permalinkare i tag di itunes o condividere le API di Wikipedia?

Un amico mi ha fatto letteralmente sbellicare dalle risate con questo strumento. Inizialmente ero rimasta sorpresa nel leggere che era capace di condividere le API di bloglines mettendo in piedi un servizio di social-tagging XML, pubblicare le mappe di google grazie a un servizio di geocasting tableless, permalinkare gli mp3 di itunes grazie a un servizio di podmarketing wi-fi, e condividere i post di technorati sviluppando un servizio di social-mapping P2Pe...
mi ero meravigliata della sua competenza in ottica web 2.0

poi mi ha svelato il trucco.
cliccando su questo link si autogenerano frasi a caso relative al Web 2.0..
ecco cosa dice il sito:

Hai superato la bolla della new-economy ma ti senti un pesce fuor d'acqua? Senti parlare di mashup e di Ajax e rimani senza parole?
Fattelo dire da un amico: sei un tassonomista in mezzo a mille folksonomisti, e prima che se ne accorgano devi diventare come loro.
Non ti preoccupare: è semplice come quando nel 2000 riempivi di strXXX le tue presentazioni. Abbandona il powerpoint, apri un corporate-blog (con i feed RSS, mi raccomando) e ogni tanto sparaci una di queste perle (con lo stesso tono pionieristico di qualche anno fa, ovviamente):

Generate 5 StrXXX per il Web 2.0

  • Permalinkare i tag di itunes sviluppando un servizio di podblogging FoAF

  • Aggregare i feed RSS di Alexa grazie a un servizio di podcommerce in un wiki

  • Taggare i feed RSS dell'ipod implementando un servizio di newsnetworking collaborativo

  • Taggare le tagcloud di Skype grazie a un servizio di nanosharing on-demand

  • Permalinkare gli mp3 di Skype mettendo in piedi un servizio di geoblogging VoIP

Genera altre StrXXX per il Web 2.0

Nel database presenti ben 4158000 combinazioni per il tuo corporate blog!
sempre nel sito presenti altri strumenti favolosi, come il generatore di professioni legate alla new economy.

Comments

Popular posts from this blog

Corsi e seminari vari

Un altro blog?

Il potere dei social network nel business locale: altro che pagine gialle!