Viaggio in Irlanda prima parte

la seconda vacanza che mi sono concessa quest'estate è stata un bellissimo viaggio in Irlanda. Deciso quasi per caso, comprato il volo con la RyanAir mesi prima e prenotato un hotel con Bookings .. ecco che la data della partenza si avvicina! il 17 luglio alle 17 ci imbarchiamo da Pisa verso Dublino.
La paura maggiore - che tempo farà - scompare appena messo piede in aereoporto. Caldo! a sufficienza per girare 9 giorni in canottiera e al massimo una felpetta per la sera. Mai messo il K-way per tutto il tempo. Un sole talmente caldo da farci abbronzare le gote eheh..
Cmq.. passiamo 1 giorno e mezzo a Dublino (per vedere monumenti e musei è più che sufficiente) e scopriamo una città incantevole, vivace, giovane, scattante, brulicante di vita e di giovani, che corrono ovunque. Gli irlandesi sono fantastici, alla mano, socievoli, sempre pronti a brindare e cantare o suonare.
A pelle mi dico che potrei anche trasferirmici!
Il nostro tour inizialmente doveva puntare a nord, verso Belfast e la passeggiata dei giganti (Giant's Causeway), ma decidiamo di stravolgere il piano e attraversare tutta l'Irlanda da costa a costa per arrivare direttamente al Connemara. E poi scendere nel Dingle e nel Kerry.
Non ce ne pentiamo. con tappe intelligenti ( 2 notti per bed & breakfast ) riusciamo a vedere tutto e goderci la vera Irlanda.
Il Connemara si presenta come un susseguirsi di aspri orizzonti pieni di acqua e montagne, abitati da cavalli e pecore. Passiamo da zone più umanizzate con muretti a secco che dividono gli appezzamenti, a distese più selvagge. Mangiamo pesce, apprezziamo il calare del sole sul mare alle 22.00 passate..
E visto che riusciamo a fare tutto il giro previsto in un giorno anzichè 2, decidiamo di fare una puntatina alle isole Aran di fronte a noi. Un'esperienza unica, forte. L'isola maggiore è aspra, brulla, battuta dai venti. Ci arriviamo che sembra inverno ma dopo poco si apre il sole e fa caldo. Noleggiamo le bici, come consigliato dalla Lonely Planet (maledetti!), ma il giro si dimostra arduo, con salite e sterrato.. ma l'umore fa superare tutto, anche il sudore !
arriviamo in cima al precipizio di Don hughasa: uno strapiombo di oltre 200 metri. Strisciare per avvicinarsi al bordo è un'emozione molto forte per me, come la tentazione di spiccare il volo.
torniamo indietro a piedi visto che la strada sterrata saliscendi ci scoraggia. ma nonostante le ore che ci mettiamo per ripercorrere la strada indietro, facciamo a tempo a tornare in tempo per cenare (alle 18!) con dell'ottimo merluzzo e prendere il traghetto.
Dopo una sosta rigenerativa al B&B con tanto di theino aromatizzato, facciamo un salto alla vicina Gallway (che loro chiamano Gilliam) : una cittadina universitaria piena di pub e confusione. Una serata divertente e animata e l'indomani si riparte verso sud!

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