Guerrilla marketing politico

Questa mattina sono rimasta particolarmente sorpresa nel vedere un esempio di Guerrilla Marketing usato dalla politica italiana.
Non voglio esprimermi dal punto di vista dei contenuti, ma sono contenta che anche in Italia la politica si stia svegliando dal punto di vista delle nuove forme di comunicazione.
Un po' meno contenta lo sono sul fatto che a Firenze saremo pieni di spazzatura a giro (chi rimuoverà fra un mese tutte quelle italiette sagomate?). Dovrebbero fare delle leggi a tutela dell'ambiente per chi fa guerrilla marketing.



Chissà in quante città italiane è stato fatto. Mi domando quanto sia costata questa iniziativa.
Comunque alcune idee sono carine, come quella di giocare sull'ambiguità "L'Italia non può restare al palo".
Un po' meno carino riempire ogni palo di questo suppellettile.
Ma del resto fra un annuncio di 1 camera in affitto e un adesivo scolorito, che differenza vuoi che faccia anche un'Italia arancione?
Dal pdv della comunicazione lo trovo più forte di certi spot che ho sentito alla radio in questi giorni. Atroci. Nemmeno al tempo della propaganda mussoliniana si arrivava a un uso così superficiale degli slogan.
E ripeto: non è un giudizio politico, ma di comunicazione!

Comments

Gianni said…
Cara Nelli, mi riaggancio a questo tuo post (e riscrivo il commento, il primo è scomparso... mia imperizia?) per segnalare questo sito che ho trovato per caso:
http://hopersoleo.wordpress.com/

Mi sono arrovellato per un po' per capire che cosa ci fosse sotto (e per 5 minuti ho pensato che davvero qualcuno a Roma si fosse perso un leopardo!). Poi, dopo aver scoperto che esiste anche un dominio hopersoleo.com (nella sezione map), è bastata un'occhiata al whois per scovare un indirizzo email che fa riferimento ad una agenzia "creativa" (XSister). Comunque... bravi!

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